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Nel V e IV secolo a. C. troviamo un'Etruria in declino. A pagare le conseguenze più pesanti di questa crisi era l'Elba, in quanto motore economico della potenza etrusca. In questo periodo si annotano alcune devastanti incursioni siracusane: soprattutto quella di Apelle, alla metà del V secolo a. C., che guidò una flotta di 60 trireme contro le coste tirreniche. ciò sono buone probabilità che, seppur per un breve periodo, l'isola e le sue ingenti risorse minerarie siano passate sotto il dominio dei siciliani. In ogni caso, o per sfruttamento diretto, o per via commerciale, o per pirateria, i siracusani dimostrarono sempre il massimo interesse per il giacimento elbano.Per questa ragione gli etruschi dovettero architettare una rete difensiva sull'isola. Ogni punto strategico fu interessato da fortezze di altura, dette oppida, in grado di rimanere in contatto ottico fra di loro. All'interno di esse in molti casi si svilupparono piccoli abitati. Attualmente di queste strutture se ne ha diverse tracce, sparse soprattutto nell'isola centro-occidentale
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